“Questa Croce su questa roccia possa aiutare tante, tante, tante anime che sono nella sofferenza” (Messaggio Vergine Maria, 8 agosto 2012)
“Non dimenticatevi di annunciare il monte che il Signore ha istituito, perché le anime di ognuno di voi, già con le vostre preghiere hanno il loro risveglio, salendo col cuore aperto sul monte hanno la salita alla Gloria, alla Gloria di Dio. Sono tante quelle che aspettano. Spero che un giorno su quel monte ci possano arrivare tutti i fratelli e sorelle del mondo, non sottovalutate tutto questo che Dio sta facendo, vi ringrazio per questo.” (Messaggio Livia Casciano , 17 giugno 2012)
ORIGINE
Monte S. Onofrio (1385 m di altitudine) domina l'agro di Agnone e l'intero territorio dell'alto Molise ed è ricoperto per una buona parte dal bosco di Montecastelbarone. Questo monte prende il nome del santo eremita e anacoreta, a cui è dedicata l’omonima chiesa situata a pochi km dall’altura e da cui trae il nome tutta la badia.
La badia di Sant’Onofrio sorge sulla media pendice del monte, a sette chilometri dal paese di Agnone; essa fu fondata nei primi anni del 1700 dal Barone Giosuè Bartolini, signore di tutte le terre dell’area circostante al monte, il quale, per devozione a S. Onofrio, portò nella chiesa della Badia la statuetta dell’eremita e volle che tutta la zona del monte fosse chiamata: contrada Monte Sant’Onofrio.
Ancora oggi la chiesa di piccola e proporzionata fattura, di stile gotico, conserva la statua del santo verso il quale sentita è la devozione del popolo agnonese e dei contadini dell’agro.
La statua di legno, di modeste dimensioni, rappresenta il santo eremita, con la corona reale che ne ricorda la nobile nascita, i lunghi capelli che gli coprono metà del corpo e una cintura di foglie intorno ai fianchi. Ad Agnone S. Onofrio è sempre stato venerato e, lo è ancora oggi, come protettore della febbre.
La festa di questo santo protettore della febbre si celebra annualmente l’11 giugno; ricorrenza voluta con fervida devozione, negli ultimi anni del XX secolo, dagli agnonesi emigrati nelle Americhe.
La tradizione vuole che l’ultima domenica di maggio la statua sia portata solennemente in processione, dall’omonima badia ad Agnone presso la chiesa di Sant’Antonio.
In questo stesso giorno, lungo le pendici del Monte S. Onofrio, prima che la statua arrivi in Agnone, vi è la benedizione delle automobili.
Dopo questa celebrazione, una lunga sfilata di macchine scende dal monte verso Agnone, facendo uso ininterrotto dei clacson per annunciare l’arrivo dell’anacoreta.
L’11 giugno, il santo protettore della febbre, ritorna processionalmente alla sua chiesa, dove sarà celebrata la S. Messa e benedetti tutti i campi limitrofi.